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lunedì 18 maggio 2015

Giorno 71: e ora?

Hai passato dieci settimane leggendo, meditando e pregando sulle Leggi di Dio per l'uomo. Cosa farne di tutto questo, ora?

Crescere nella propria vita di credente ad immagine di Cristo non è uno “sprint”, ma una “maratona” che dura tutta una vita: Paolo stesso lo dice:

“Ho combattuto la buona battaglia, sono giunto al termine della mia corsa e ho conservato la fede.” (2 Timoteo 4:7)

Metti a frutto questo periodo prolungato di esposizione alla Legge di Dio:

“Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.” (Giosuè 1:8)

Tre consigli

1. Continua ad avere un tempo di riflessione quotidiano

Dio è tuo Padre: come ogni padre ama parlare ai suoi figli, non una volta alla settimana, ma sempre. Fai della meditazione quotidiana una costante della tua vita di credente. Studia la parola, ma fermati anche ad ascoltare ciò che tuo Padre ti dirà attraverso ispirazioni, sogni e versetti della sua Parola.

2. Memorizza la Parola di Dio

Uno dei modi più potenti per mettere in pratica il versetto di Giosuè è quello di memorizzare brani della Bibbia. Facendo così, sarà facile a tuo Padre di farteli sovvenire in mente al momento opportuno, anche quando non avrai una Bibbia a portata di mano.

3. Applica quello che leggi alla tua vita

Avere la sola conoscenza della Legge, dice Paolo, non ci aiuta, ma ci fa sentire solo male perché sappiamo che non siamo capaci di seguirla; ma con l'aiuto dello Spirito Santo e la costante applicazione di essa alla nostra vita, possiamo cambiare tutto ciò. Come credente non vuoi essere solamente uno studioso della Parola di Dio ma un utilizzatore di essa, applicandola alla tua vita quotidiana.

Fa che essa permei la tua vita, si infiltri nelle tue abitudini, cambi il tuo modo di pensare, così che possa cambiare anche il tuo modo di agire. 

Se applicherai con diligenza questi tre passi, la tua vita verrà grandemente benedetta da un Padre che ti ama e vuole il meglio del meglio del meglio per te.

Preghiera

Grazie Padre che tu mi ami, che mi dai il meglio, che mi sei a fianco attraverso lo Spirito Santo. Fa che io possa applicare la tua Legge alla mia vita, e tramite essa, trasformami nella persona che tu vuoi io sia. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)


sabato 16 maggio 2015

Giorno 69: dobbiamo condividere l'abbondanza

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

Quando ero bambino, i miei genitori erano soliti farmi dei doni; quello che mi ricordo meglio era una macchina fotografica Keystone. L'avevo desiderata tanto, e ora ne andavo fiero, la adoravo.

Non solo, volevo che tutti nella mia classe a scuola sapessero che avevo una macchina fotografica; così un giorno la portai a scuola, e la misi in bella mostra sul mio banco per tutta la durata delle lezioni, affinché tutti la potessero ammirare.

Ti è mai capitato, nella tua vita, di volere che gli altri ti “ammirassero” per quello che avevi, tanto da fare sfoggio pubblico di esso perché gli altri sapessero di cosa si trattava? E' un sentimento abbastanza comune, e non è proprio il massimo come sentimento!

Desideriamo che gli altri ci invidino per ciò che abbiamo: in una parola, stiamo istigando gli altri a concupire. Ma, purtroppo, non valutiamo che ciò che abbiamo, non lo abbiamo per merito nostro, ma perché qualcuno ce lo ha dato, che è molto più in alto: il nostro Padre Celeste! 

In ultima analisi, anche la mia macchietta fotografica proveniva da lui, e i miei genitori non erano stati che il “canale” tramite cui Dio mi aveva voluto veder sorridere donandomi qualcosa che il mio cuore bramava così tanto.

Dio è un dio generoso, e vuole che noi, come suoi figli e sue figlie, gli rassomigliamo anche in questo; Dio ci dà, affinché possiamo essere un “canale” attraverso il quale le sue benedizioni arrivino anche agli altri.

Leggi 2 Corinzi 9:8

8 E Dio è capace di benedirvi, dandovi sempre tutto ciò di cui avete bisogno e anche di più, in modo che non ce ne sia soltanto a sufficienza per far fronte ai vostri bisogni, ma da poterne dare in abbondanza anche agli altri. 
  • Secondo Paolo, da chi proviene tutto ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita?
  • In che quantità riceviamo?
  • Questa “abbondanza” di cui non avevamo neppure bisogno, a chi è destinata, secondo Paolo?
Preghiera

Grazie Padre che tu sei un Dio generoso verso di me. Grazie per tutto quello che mi hai dato, che mi dai e che mi darai. Fa che io possa essere un canale attraverso il quale tu benedici anche gli altri attorno a me.  Fa che me lo ricordi in ogni giorno, in ogni situazione, in ogni condizione. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MDM)

venerdì 15 maggio 2015

Giorno 68: dobbiamo desiderare Dio, non il mondo

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

La concupiscenza riguarda esclusivamente i nostri desideri; ma i nostri desideri sono tutti sbagliati? Puoi pensare al qualche desiderio che sia buono?

Eccotene alcuni: il desiderio di soddisfare la fame è buono; se non provassimo a soddisfarlo, alla fine moriremmo. Il desiderio di avere un tetto sopra la testa è buono; a nessuno piace essere un senzatetto. Il desiderio di vestirsi è buono; chi vorrebbe andare in giro nudo?

Ci sono molti desideri che sono buoni, ma Dio vuole soprattutto che  desideriamo lui; egli vuole che troviamo la nostra più grande soddisfazione in lui e in lui solo. Non ti pare logico che dovremmo desiderare la cosa più grande dell'universo? Cosa c'è più grande di Dio? E quando lo facciamo, egli è grandemente glorificato.

Concupire è come scegliere di mangiare un pezzo di pizza mezzo ammuffito trovato nella spazzatura, invece di una vera pizza fumante servita nella nostra migliore pizzeria. Dio non vuole che ci accontentiamo di cose che non durano e che sono meno che ottime. Dio è l'ottimo; facciamo di essere soddisfatti da lui!

Leggi Salmo 73:23-26

23 Ma pure, io resto sempre con te; tu mi hai preso per la mano destra; 24 mi guiderai con il tuo consiglio e poi mi accoglierai nella gloria. 25 Chi ho io in cielo fuori di te? E sulla terra non desidero che te. 26 La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma Dio è la rocca del mio cuore e la mia parte di eredità, in eterno. 
  • Secondo il salmista c'è qualcuno che può allontanaci da Dio?
  • In che modo pensi di poter aumentare il tuo desiderio per Dio?
  • In che modo Dio è molto meglio di qualsiasi cosa che siamo tentati di concupire?
Preghiera

Grazie Padre che tu ti sei donato per me: possa tu essere il mio più grande desiderio. So che i miei desideri sono spesso fuori luogo e peccaminosi: perdonami quando cado.  Possa la tua gloria  essere ciò che mi consuma. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

giovedì 14 maggio 2015

Giorno 67: il desiderio di avere ci rende infelici

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

“Vorrei essere come lei!” “Mi piacerebbe fare quello che fa lui!” “Potessi avere la loro casa!” “Avessi una moglie come la sua!”

Queste affermazioni ti suonano  come quelle di qualcuno che ha pace nella vita? Direi proprio di no! Infatti, suonano come quelle di qualcuno che è abbastanza inquieto.

Concupire ci fa essere ansiosi e ci fa stare scomodi; ci deruba della pace che Dio vuole per noi perché stiamo costantemente guardando agli altri per essere realizzati. Un cuore in pace saprebbe dire con facilità: “Dio, sono così grato di quello che mi hai dato. Per me è abbastanza.”

Nella cultura d'oggi troppi di noi sono intrappolati dall'invidia e dalla concupiscenza; vogliamo così tanto qualcosa che lavoriamo a lungo per guadagnare abbastanza denaro per averla. Il problema è che, una volta che la abbiamo, troviamo qualcos'altro da concupire, e lavoriamo ancora per averla. Vedi come tutto ciò fa si che la nostra vita sia un circolo vizioso di futilità?

Questa non è la condizione di pace e di riposo nel quale Dio vuole che i suoi figli vivano.

L'invidia alla fine ci rende sempre infelici.

Leggi 1 Timoteo 6:9-10

9 Quelli, invece, che vogliono diventare ricchi, cadono nella tentazione, in molti inganni e desideri stupidi e disastrosi, che li affondano nella rovina e in perdizione. 10  Perché l'amore per i soldi è la radice di ogni male e alcuni, dedicandosi a questo, si sono allontanati dalla fede, procurandosi un'infinità di dispiaceri.
  • Cosa è che rovina le persone?
  • In che modo l'amore per il danaro è strettamente collegato alla concupiscenza?
  • Quali sono alcune cose che sei tentato (o tentata) di concupire?
Preghiera

Padre, io voglio vivere in pace con ciò che mi hai concesso. Bandisci dal mio cuore l'amore per il danaro, ed aiutami ad essere grato, ad essere grata per ciò che possiedo. Non voglio lavorare fino ad uccidermi per inseguire ciò che non può soddisfarmi. Solo tu mi puoi soddisfare. Perdonami quando non riesco a comprenderlo.  Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

mercoledì 13 maggio 2015

Giorno 66: dobbiamo rinunciare alla nostra superbia

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo”.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

Immagina che il compleanno della tua amica del cuore si stia avvicinando, e che tu abbia avuto un'idea per il regalo che pensi a lei piacerà moltissimo; ci hai pensato molto, ma ora sai cosa prenderai per lei.

Arriva il giorno del compleanno, e tu le dai il tuo regalo; lei sembra apprezzarlo, ma poco dopo averlo scartato dice: “Grazie per il regalo, ma onestamente meritavo qualcosa di meglio.”

Come ti sentiresti? E' comprensibile che, probabilmente, ti sentiresti abbastanza male e forse anche arrabbiato (o arrabbiata), vero?

Quale sarebbe la parola appropriata per descrivere il comportamento della tua amica? La Bibbia lo chiama “orgoglio”: il ritenersi così importanti da pensare che ci si merita di più di quello che si ottiene.

Questa è la maniera in cui trattiamo Dio quando siamo concupiscenti; esattamente come noi ci sentiremmo non onorati (o non onorate) se la nostra amica ci avesse detto quello, noi non onoriamo Dio quando ci fissiamo su ciò che gli altri hanno invece che su quello che Dio ci ha dato nella sua grazia.

Leggi Proverbi 16:18

18 La superbia precede la rovina, e lo spirito altero precede la caduta. 
  • Cosa ci accade quando agiamo con superbia?
  • Ci sono modi in cui sei stato superbo (o sei stata superba) pensando che ti meritavi meglio di quello che avevi?
  • Come pensi che possiamo combattere assieme la superbia?
Preghiera

Padre, tu sei stato così buono verso di me. Possa io non pensare di me in modo più elevato di quanto dovrei. Aiutami piuttosto a concentrarmi su quanto buono tu sei e come possa dimostrarmi amorevole verso il mio prossimo. Aiutami a non concupire le cose che loro possiedono. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

martedì 12 maggio 2015

Giorno 65: dobbiamo smettere di confrontarci con gli altri

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo” .

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

Gli esseri umani amano confrontare le cose: quanto alto riesci a saltare? Quanto veloce riesci a correre? Quanto sei forte? Queste sono le cose di cui parlano i ragazzi da piccoli.

Noi amiamo i confronti; questo è il cuore della concupiscenza o dell'invidia .

Man mano che cresciamo possiamo essere tentati di confrontare altre cose: “Che bel matrimonio che hanno! Accipicchia quanti soldi guadagna lei! Molto di più di me! Che bei capelli che ha! Mi piacerebbe averli come lei! Ma guarda che macchina! La mia invece è rugginosa e cade a pezzi!”

Noi amiamo i confronti: perché pensi che Dio non voglia che ci consumiamo facendo confronti?

Una delle ragioni può essere perché egli vuole che noi distogliamo il nostro sguardo dalle cose che non sono eterne e lo fissiamo su quelle che lo sono. Molte delle cose che gli altri possiedono e che noi possiamo concupire sono cose che passeranno col tempo.

La bellezza svanisce, il danaro non dura, le macchine si rompono, e le case cadono a pezzi. Ma Dio vuole che noi siamo consumati dal pensiero di lui, perché egli è eterno.

Leggi Luca 12:13-21

13 Dalla folla qualcuno gridò : "Maestro, dì a mio fratello di dividere con me l'eredità!" 14 Gesù rispose: "Amico, chi mi ha eletto giudice sui vostri affari, per decidere queste cose?" 15 Poi disse loro: "State attenti, guardate di non essere avari; perché la vita non dipende dall'abbondanza di ciò che si possiede!" 16 Poi raccontò loro una parabola: "Un uomo ricco aveva una campagna che produceva abbondanti raccolti. 17 Perciò si chiedeva: "Cosa faccio? Non ho più posto per il raccolto! 18 Ecco cosa farò: demolirò i vecchi granai e ne costruirò altri più grandi dove metterò il mio grano e le altre cose. 19 Poi, finalmente, mi siederò e dirò a me stesso: 'Vecchio mio, hai immagazzinato abbastanza per molti anni. Ora prenditela comoda! Mangia, bevi e godi!'" 20 "Ma Dio gli disse: "Sciocco, stanotte stessa tu morirai e a chi andranno tutte queste cose che tu hai preparato?" 21 "Questo è quello che succede a chi accumula tesori per sé, e non è ricco davanti a Dio".
  • Il cuore dell'uomo ricco era concentrato sulle cose di questo mondo o su quelle eterne?
  • Ti puoi immedesimare con l'uomo ricco? Pensi che egli fosse invidioso?
Preghiera

Padre, possa io smettere di confrontare costantemente le cose che mi hai dato con quelle che hai dato ad altri. Aiutami ad essere contento, ad essere contenta in te. Possa la mia visione di te essere così grandiosa che le cose del mondo a confronto impallidiscano. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)

lunedì 11 maggio 2015

Giorno 64: dobbiamo essere grati a Dio per ciò che abbiamo

Cosa dice il Decimo Comandamento?

Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo.

Che cosa significa?

Dato che amiamo e adoriamo Dio, noi non dovremmo desiderare di avere cose che appartengono ad altre persone, ma invece dovremmo aiutare gli altri a proteggere ciò che è loro.

Hai mai desiderato profondamente qualcosa che non era tuo? Che cosa era?

Questo è ciò che significa concupire; significa avere un desiderio  fortissimo per qualcosa che non ti appartiene. Questo è un problema. Perché pensi che lo sia?

Una delle ragioni perché è un problema è che rivela un cuore ingrato verso ciò che riceviamo da Dio. Dio ama dare buoni doni ai suoi figli, e quando noi siamo più attratti da ciò che hanno gli altri piuttosto che da quello che ci è stato dato, vuol dire che pensiamo che lui sia un po' avaro.

Come ti sentiresti se avessi dato un regalo a qualcuno e subito dopo quello avesse cominciato a dirti quanto avrebbe desiderato ricevere qualcos'altro? Questo non ti avrebbe fatto sentire bene, non è vero? Avrebbe mostrato quanto fosse ingrato, vero?

Cerchiamo di onorare Dio concentrandoci sulle benedizioni che egli ci da.

Leggi Giacomo 1:17

17 Tutte le cose buone e perfette che ci sono state regalate, ci vengono dal Padre di luce che è senza ombra e coerente nelle sue azioni. 
  • Da chi provengono tutte le cose buone?
  • Quali sono alcune delle cose buone e perfette che hai ricevuto?
  • Come puoi ringraziare Dio per esse?
Preghiera

Padre, io voglio onorarti riconoscendo che tu mi dai tutto ciò di cui io ho bisogno. Aiutami ad essere contento e grato, ad essere contenta e grata. Io meritavo l'Inferno, e tu mi hai dato Tuo figlio. Possa io esserti grato, esserti grata innanzi tutto di questo. Tutto il resto è un premio. Aiuta il mio cuore a comprendere e vedere questa verità. Prego tutto questo nel nome di Gesù. Amen.

(MD)
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